Trappist-1 nuovo sistema planetario

Si tratta di un passo importante verso un obiettivo prioritario per la scienza: trovare – dice Thomas Zurbuchen , una risposta alla domanda se siamo soli nell’Universo. Questa scoperta – commenta Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) – è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma anche culturale. Sapere con sempre maggiore sicurezza che oltre il nostro Sistema solare ci sono luoghi potenzialmente favorevoli alla vita è semplicemente affascinanteE’ a 40 anni luce da noi. Il cuore è la stella nana rossa Trappist-1, i pianeti hanno temperatura tra 0 e 100 gradi e quindi c’è la possibilità di acqua allo stato liquido, che li rende di grandissimo interesse per la ricerca di vita nell’Universo. TRAPPIST-1 è una stella molto piccola e ultrafredda che si trova a 39 anni luce dalla nostra Terra. Con massa poco più grande di quella del pianeta Giove, pari a solo l’8 per cento di quella del nostro Sole, e poco luminosa. Le stelle nane come TRAPPIST-1 emettono un’energia molto più debole rispetto al nostro Sole .Perché sia possibile la presenza di acqua liquida, i pianeti dovrebbero avere un’orbita molto più vicina alla stella rispetto a quelli del nostro Sistema Solare. In particolare, il secondo, terzo e quarto pianeta partendo dalla stella (denominati TRAPPIST-1c, d, f) ricevono energia in quantità paragonabile a quella ricevuta, rispettivamente, da Venere, dalla Terra e da Marte. Quindi si pensa che questi pianeti possano essere abitabili in un possibile futuro. I pianeti orbitano intorno a TRAPPIST-1,i tre pianeti più interni (contrassegnati dalle lettere b, c e d) sono probabilmente troppo caldi: l’eventuale presenza d’acqua sarebbe limitata solo a piccole aree della loro superficie. Il pianeta più lontano dalla stella, TRAPPIST-1 h, è invece con ogni probabilità troppo lontano.I tre pianeti di mezzo invece si trovano nella cosiddetta zona abitabile circumstellare e potrebbero ospitare oceani di acqua liquida. Bisognerà quindi studiare con telescopi di nuova generazione (EUROPEAN EXTREMELY LARGE TELESCOPE dell’Eso e James Webb Telescope della Nasa ) le atmosfere di questi pianeti ,la possibilità di trovare grandi quantità d’acqua e l’individuazione di possibili forme di vita .

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